“Sellano rischia di morire: indice di vecchiaia al 419%”

“Sellano rischia di morire”. Lo sostengono Angelo Scatena, responsabile della Cgil di Foligno-Spoleto e Mario Bravi, segretario generale dello Spi-Cgil di Perugia, che con una nota evidenziano che “la crisi strutturale, accentuata dalla pandemia, che attraversa la nostra regione richiederebbe di valorizzare le nostre risorse, rappresentate anche dai tanti centri storici del nostro territorio. Rischia invece di succedere il contrario: ci sono piccole realtà, che costituiscono l’identità profonda dell’Umbria, che rischiano di sparire, di essere cancellate, di morire. Non è un’esagerazione, è purtroppo la realtà. La realtà per esempio del comune di Sellano, che ha subito più terremoti e che ha ora di fronte lo spettro dello spopolamento”.

I due sindacalisti ricordano che “Sellano negli anni ’30 aveva più di 3 mila abitanti, ora ne ha 1.037, mentre nel 2012 erano 1.136 (la perdita in meno di 10 anni è dell’8,7%) e questo nonostante il fatto che ci sta stato nello stesso periodo, un positivo afflusso di stranieri aumentati del 12%”. Per Scatena e Bravi, però, “l’elemento più preoccupante è l’indice di vecchiaia, arrivato a toccare il 419%, più del doppio della media regionale. Questo significa che a Sellano le persone ultra 65enni sono il quadruplo dei ragazzi e i bambini tra 0 e 15 anni. Sostanzialmente si è innescata una situazione che porterà a un drastico spopolamento di quel territorio. Già la densità di abitanti per kmq è ridotta al minimo essendo di 12 persone ogni chilometro quadrato”.

In questo senso i sindacalisti dicono che “serve un progetto che contrasti questa tendenza, con la valorizzazione di realtà importantissime come il Castello di Postignano, del XI secolo, che ha visto un recupero così rilevante, tanto che uno dei più grandi architetti del mondo, lo statunitense Norman F. Carver Jr., lo ha definito come “l’archetipo di borgo collinare umbro”. Serve allora costruire un vero progetto, che impedisca la morte di un gioiello umbro come Sellano. Da tempo abbiamo chiesto un incontro al sindaco, per cercare di costruire insieme un progetto che contrasti la tendenza che abbiamo cercato di descrivere, attendiamo una risposta e una convocazione”. 

 

One Response

  1. Benissimo con le statistiche o dati, le azioni? Qualcuno ha pensato a incentivare iniziative giovanili attraverso piccoli finanziamenti anche a fondo perduto? Guardate che non servono milioni di euro….il comune ha disponibilità di spazi da mettere a disposizione per iniziative private? Si preparano dei bandi ad hoc e poi si valutano i progetti migliori! I progetti potrebbero essere a tema sulla base delle ricchezze territoriali disponibili in modo da poter creare delle filiere…ora non dobbiamo far passare tempi biblici se volete risolvere i problemi altrimenti restano solo chiacchiere e il territorio non vive di parole!

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