Fattoria sociale di Spoleto assume cinque ragazzi disabili e autistici

Sono cinque i ragazzi con disabilità e autismo che hanno firmato il loro primo contratto di lavoro con la Fattoria Sociale e che, a partire dal primo marzo, saranno dei validi collaboratori pronti a mettersi in gioco e superare i propri limiti. Grazie al progetto N.I.L., acronimo di Nuclei di Inclusione Lavorativa, per 5 ragazzi è cominciata la loro prima esperienza lavorativa. Si tratta di un intervento di innovazione sociale proposto dalla Fattoria Sociale all’interno del Progetto Regionale Raccolti di Comunità (PSR 2014/2020), al quale Fattoria partecipa insieme alle altre cooperative umbre (Ariel, La Rondine a Maccarello, Oasi e L’Albero di Zaccheo). Il progetto è coordinato dal project manager Riccardo Fanò e dall’agronomo Roberto Poletti, ed è stato presentato durante un workshop condotto dal professor Ugo Carlone.

N.I.L. è un’iniziativa pilota per la regione Umbria. Intende rispondere alle grandi difficoltà che le persone con disabilità e/o autismo vivono ogni giorno una volta uscite dal circuito della scuola.
I ragazzi coinvolti fanno capo ai Centri diurni Young People e Bim bum bam, gestiti dalla Cooperativa Il Cerchio (in convenzione con la Usl Umbria 2) con la quale Fattoria Sociale collabora attivamente fin dalla sua nascita, in linea con lo spirito della legge 141/2015 che regola l’agricoltura sociale.

Da una ricerca del Censis, infatti, emerge chiaramente come al termine del percorso scolastico una percentuale molto alta di soggetti con disabilità non ha accesso al lavoro e, quando succede, per il 60% dei casi avviene senza un regolare contratto. Moltissimi – oltre il 70% – non frequentano neanche i Centri Diurni, perdendo così la propria rete di amicizie, che veniva loro garantita dal contesto scolastico. Il risultato è che passano moltissime ore in solitudine a casa, davanti a Tv o computer. Questo si traduce anche in un grave peso per le famiglie.

N.I.L. prevede la formazione di un nucleo composto da sette persone: cinque beneficiari, cioè soggetti adulti (19-25 anni) con disabilità e autismo e due operatori con competenze sociali ed agricole. Questo nucleo lavorerà insieme durante tutta la settimana, per un totale di circa 35 ore, operando nelle diverse attività e laboratori di agricoltura sociale previsti: coltivazione di ortaggi e zafferano biologico; produzione e confezionamento di piantine aromatiche stagionali; laboratorio di trasformazione dei prodotti alimentari; vendita diretta degli ortaggi e prodotti trasformati e laboratorio di ristorazione e degustazione.

Le attività saranno pensate rispetto alle peculiarità di ogni ragazzo e calibrate seguendo il piano individuale di apprendimento di ognuno. L’aspetto maggiormente innovativo del progetto è il fatto che, d’accordo con le famiglie, i cinque utenti del nucleo percepiranno un compenso economico, inizialmente per un giorno a settimana, ma con la possibilità di aumentare le ore lavorative.