“In uscita il primo libro dello spoletino Lorenzo Bastioli”
Il 18 dicembre uscirà “Istruzioni vocali”, il romanzo d’esordio dello spoletino Lorenzo Bastioli. Il giovane, classe 1987, si è diplomato al Liceo delle Scienze Umane e si è laureato in Tecnica pubblicitaria.
Dal 2012 Lorenzo vive a Roma, dove scrive per importanti programmi televisivi, tra cui “L’eredità”, ma conserva forti legami con Spoleto, dove vivono i genitori Renzo e Rosella. Maturato nei mesi del lockdown, il libro affronta un tema oggi cruciale come la comunicazione. Ne parliamo con l’Autore.
– Lorenzo, come ti sei avvicinato alla scrittura?
Ho sempre sentito l’esigenza di riflettere su questo o su quell’argomento e di cercare di esprimere queste riflessioni in modo creativo. La scrittura mi ha spesso accompagnato in questo processo, anche se, da qualche anno a questa parte, questa rappresentazione espressiva era relegata al solo ambito lavorativo. Poi l’idea per il romanzo e la voglia di provare.
– Quando è nata l’idea di questo romanzo?
L’idea è nata circa tre anni fa. Guardavo un telegiornale. In video c’era l’ennesimo politico di secondo piano che guardando fisso in camera recitava la comunicazione che gli era stata affidata dal partito di appartenenza. In quel momento la pensata che poi ho sviluppato e ampliato.
– Come hai scelto il titolo del tuo primo libro?
Il titolo “Istruzioni vocali” va subito dritto al punto dal quale si sviluppa la storia, ovvero l’invenzione di un microchip sottocutaneo che permette di rendere perfetto il linguaggio delle persone.
– Da quale situazione sei partito per immaginare il tuo protagonista?
Il romanzo è inserito in un contesto ambientale e sociale tanto prospero quanto infidamente decadente, che tende a fagocitare i personaggi divenendo, in un certo senso, esso stesso il protagonista. Non a caso uno dei personaggi principali della storia è il figlio di un panettiere, che lavora di notte e dorme di giorno, che non ha uno stretto contatto né con la realtà né con se stesso.
– Che ruolo può avere, a tuo avviso, la comunicazione in una società come la nostra?
Innanzitutto l’essere umano è principalmente un essere linguistico che si riversa nella società attraverso la comunicazione. Questa è anche una delle caratteristiche che lo differenzia dalle bestie. Nella società odierna la comunicazione ha però raggiunto un’importanza quasi superiore a quella dello stesso essere umano. Tutto pare debba esistere solo se comunicato, si pensi per esempio ai social, alla viralità, e a tutto ciò che ci gira intorno. Da un altro punto di vista la comunicazione oggi può anche distorcere e manipolare la realtà, vedi il fenomeno delle fake news. La tecnologia è sempre più invadente e sempre meno gestibile, sta portando l’individuo a decadere dalla sua condizione biologica per fondersi sempre più in una condizione tecnologica che non riesce a gestire e che lo porta ad avere problemi e disfunzioni sempre maggiori.
Tanti auguri a Lorenzo per il suo primo libro, pubblicato dalla casa editrice Scatole Parlanti