Festival, “Arianna, Fedra, Didone”: uno spettacolo al femminile

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Arianna, Fedra, Didone”,  3 monodrammi sulle figure femminili della tradizione classica

Siamo arrivati alla terza serata di questa edizione del Festival, che ha visto come protagonista l’opera di Silvia Colasanti: 3 monodrammi sulle figure femminili della tradizione classica, “Arianna, Fedra, Didone”.

Interpreti sono stati l’attrice Isabella Ferrari, l’Orchestra Giovanile Italiana diretta dal maestro Roberto Abbado ed infine il coro femminile, l’International Opera Choir.

Sul palco di una Piazza Duomo piena ( compatibilmente con le norme anti Covid) hanno fatto il loro ingresso gli artisti, tra cui per ultimi Roberto Abbado e Isabella Ferrari. Quest’ultima ha catturato ancor più l’attenzione grazie al magnifico vestito rosa shocking di Valentino.

Dalle storie tratte dalle Epistulae Heroidum di Ovidio, vengono immaginate delle lettere scritte non dai celebri protagonisti maschili, bensì dalle donne, che diventano a loro volta le vere eroine.

Queste ultime sono tutte diverse tra loro: Arianna abbandonata da Teseo si dispera e vive nel dolore; Fedra scrive ad Ippolito, figliastro di cui si era invaghita, dimostrando quanto lei non provasse tanto tristezza, tanto più fosse una donna che non nascondeva i suoi piaceri carnali e si abbandona alla passione; Didone, invece, rivolgendosi ad Enea si mostra come una donna talmente affranta e tradita da quell’amore  così ingannevole, che l’amante sarà causa e arma della sua morte.

L’attrice Ferrari ha interpretato tutte e tre le protagoniste riuscendo a donarci uno sguardo sull’universo femminile, che è estremamente variegato e ricco. L’International Opera Choir ha, in alcuni casi, preso voce al posto delle tre donne ma con versi in latino, resi comprensibili a tutti grazie ad uno schermo posto al lato del palco.

Senza dubbio i giovani talenti dell’orchestra hanno trasportato lo spettatore all’interno dei racconti, facendo da sottofondo, esprimendo sentimenti e stati d’animo e rendendo l’atmosfera davvero magica.

 

Eleonora Simonetti