Spoleto, Laureti e Renzi: “Nessuna risposta sul polo scolastico zero-6 anni”

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Riceviamo e pubblichiamo l’intervento delle consigliere Laureti e Renzi a margine del consiglio comunale di lunedì pomeriggio, nell’ambito del quale è stata discussa le interrogazione sulla ricostruzione delle scuole e del polo zero-sei anni.

Tanti dubbi e poche certezze sul futuro delle scuole secondarie di secondo grado nella nostra città. Abbiamo presentato due interrogazioni per approfondire le intenzioni di questa amministrazione sul futuro dell’assetto scolastico post-terremoto ma ancora permangono molte incertezze.

L’Assessore Flavoni sottolinea che non dipende dal Comune ma dalla Provincia. Sappiamo bene, però, che un Comune deve avere una sua linea che può essere promossa o bocciata dall’ente provinciale. L’attenzione alle scuole secondarie, che vivono disagi principalmente legati al post sisma, deve rimanere alta.

I dubbi si trasformano poi in preoccupazione quando alla domanda sul polo innovativo per l’infanzia 0-6 anni, già finanziato dal Ministero e dalla Regione con 900mila euro, gli Assessori all’Urbanistica e alla Scuola, Flavoni e Montioni, rispondono che non è ancora stata scelta la sede idonea. Aggiungono che ne avevano scelta una – non sappiamo quale – ma non si è rivelata percorribile – non sappiamo perché.

La nostra preoccupazione è legata al fatto che perdere un finanziamento che riguardava Spoleto (900mila euro), Città di Castello (2 milioni e 600mila euro) e Guardea (475mila euro) per la realizzazione di un polo innovativo per l’infanzia, sperimentale e all’avanguardia, ci parrebbe un esito molto grave. Per questo ci auguriamo che questa preoccupazione sia presto smentita.

Ricordiamo, infine, alla Giunta che il Consiglio comunale serve anche a mettere a conoscenza della minoranza le intenzioni dell’Amministrazione: questo, almeno, in un Paese democratico. Per questo torniamo a chiedere al più presto un Consiglio comunale aperto, ed un incontro con il neo presidente della Provincia Bacchetta, in cui si possa discutere e ci si possa confrontare anche con le altre Istituzioni sul futuro delle scuole e dei nostri ragazzi.