Spoleto, tutti pazzi per le mostre invernali di Palazzo Collicola (foto)

Un'opera di Malacarne
Un’opera di Malacarne

Spoleto, tutti pazzi per le mostre invernali di Palazzo Collicola 

Sono aperte da sabato 13 dicembre le mostre invernali di Palazzo Collicola Arti Visive. Tre i nuovi percorsi nell’arte contemporanea curati dal direttore Gianluca Marziani. Si tratta di Croce Taravella con “Biologie”, Claudio Malacarne con “i sensi liquidi” e “Baculus” a cura di Studio A’87.

Chiuso il ciclo del progetto Onthewall con Morcky, Ob Queberry, Come Achille, Alo e 108 che hanno ‘lavorato’ sulle pareti di Palazzo Collicola. Le mostre proseguiranno fino a domenica 1 marzo 2015.

Tra le mostre apprezzatissima è quella di 
Claudio Malacarne e i sensi liquidi, una finestra “caldissima” oltre il freddo stagionale. Uno sguardo inaspettato e mediterraneo, figlio della grande pittura italiana, ci catapulta nella sensazione del mare trasparente, dell’acqua limpida e attrattiva, del galleggiamento tra sfumature di verde e blu.

Davvero emozionanti anche le opere di 
Croce Taravella sulle città Un’indagine espositiva, quella voluta dal direttore Marziani, che esce dal margine del conformismo mediatico e presenta autori di forte autonomia estetica, figli di belle storie personali che raccontano il talento italiano, la forza atavica dei luoghi d’origine, la densità di contenuti ad elevata linfa sociale. 


Baculus è invece un progetto collettivo che attraversa una lunga storia spoletina d’interventi artistici, gestiti con intuito curatoriale da Franco Troiani, artista che del progetto condiviso, come attività di Studio A’87, ha fatto un’opera ambiziosa, probabilmente la sua opera più paradigmatica e universale. BACULUS è ispirato ai bastoni degli “Orti del Sole” nel Centro Sociale per anziani, porzione del Complesso Monumentale San Carlo Borromeo a Spoleto. In questi luoghi aperti, nell’ex chiesa di S. Carlo e alla Madonna del Pozzo di Porta Monterone, si celebravano la Primavera e l’Estate con le feste e le manifestazioni dello Studio A ’87, quasi trent’anni di arte condivisa.

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