Spoleto, stalking e minacce contro l’ex: condannato

tribunale_202La difesa è pronta a ricorrere in appello

Pressioni e poi minacce anche con l’uso di strumenti quali un taglierino e una pistola: questo è ciò che ha dovuto subire una donna che lavora a Spoleto dopo aver deciso di interrompere una storia durata circa 2 anni.

L’uomo non ha mai accettato la fine della relazione e così, ben presto, dalle pressioni per tornare insieme è passato ai pedinamenti e alle telefonate. A volte la donna trovava il suo ex anche nel tragitto che faceva da casa sua fino a Spoleto, dove veniva per lavorare: l’uomo passava con la sua auto e gli mostrava la pistola; altre volte invece faceva sentire il suono del caricatore tramite cellulare.

Il nodo da sciogliere, ha detto un militare interrogato, riguardava il cercare capire se l’uomo passasse molte volte davanti alla casa della giovane per controllarla o se, invece, lo facesse per recarsi in una rimessa agricola di sua proprietà che era lì vicino e che, dunque, lo costringeva a passare da lì. 

Ma prese in esame tutte le accuse, il giudice Fornaci ha emesso un verdetto di colpevolezza punendo l’uomo a 1 anno e 8 mesi. 

La difesa è però pronta a ricorrere in appello.