Spoleto, si discute sul futuro della direzione generale dell’Asl2

Spoleto IngressoSpoleto, si discute sul futuro della direzione generale dell’Asl2 

“La Regione Umbria deve chiarire in modo definitivo cosa vuol fare dell’ospedale di Spoleto. La riorganizzazione della rete ospedaliera regionale deve essere attuata dai direttori generali, ma le scelte strategiche non possono che competere alla politica e quindi all’Assemblea legislativa”.

Lo afferma il consigliere regionale Raffaele Nevi (Forza Italia) secondo cui “su Spoleto si ha l’impressione di navigare a vista con chiacchiere di tutti i tipi che si susseguono nel tempo e ciclicamente investono le varie comunità”.

“Il fatto che un intero Consiglio comunale – sottolinea Nevi – prenda la pesante posizione che ha preso impone una riflessione e un approfondimento da parte della Regione. Annuncio che invierò una richiesta al presidente Solinas di convocare l’assessore Luca Barberini per fare chiarezza e capire quale sarà nel futuro l’identità e la funzione dell’ospedale spoletino all’interno della rete ospedaliera regionale”.

Dopo alcune ore la replica dell’assessore regionale Berberini: “Per ciò che attiene la valutazione dell’operato e la scelta dei direttori generali – aggiunge l’assessore – sarà responsabilità della presidente della Regione Umbria, dell’assessore competente e della giunta regionale considerare le candidature avanzate a seguito del bando emesso e conclusosi il 24 settembre, tenendo presenti i singoli percorsi professionali, le esperienze e i curricula letti, alla luce del modello di sanità che intendiamo realizzare. I direttori delle strutture complesse, i cosiddetti primari, sono nominati nel rispetto della recente normativa nazionale, cioè con legge Balduzzi del 2012. Non spetta quindi ai politici l’onere della scelta, ma a un’apposita commissione composta da professionisti competenti e autonomi, sorteggiati da un elenco nazionale. Dopo aver precisato i criteri che portano alla scelta dei direttori – ha detto Barberini – mi corre l’obbligo di sottolineare che è alta la nostra fiducia in merito alla validità di tale processo. Di conseguenza, riteniamo del tutto errata qualsiasi ipotesi di ingerenza sulle decisioni da assumere”