Spoleto, M5S: “Nuovo buco nell’acqua su trasporti e vie di collegamento per la nostra città”
Indetta per lunedì 5 dicembre dopo settimane di rinvii, l’assessore regionale Chianella non si è presentato e ha inviato al suo posto un tecnico arrivato a destinazione dopo un’ora di attesa da parte di tutti i partecipanti, non solo i capigruppo ma anche moltissime associazioni di categoria e delle attività produttive del comprensorio, nonché i rappresentanti del comitato viaggiatori di Spoleto.
Dalla maggioranza quindi il silenzio totale rispetto alla linea da tenere, l’assenza di metodo e di strategia. Un vuoto che paghiamo tutti sulla nostra pelle che ci fa apparire deboli di fronte agli interlocutori che possono ben trarre vantaggio dall’inerzia e dall’apatia che caratterizzano la classe politica spoletina.
Per la terza volta il nostro portavoce Elisa Bassetti ha ritenuto doveroso ricordare e mettere a verbale quello che dovrebbe essere l’ABC: trovare un metodo, appunto. Da cui la richiesta di designare del personale all’interno dell’assessorato competente in materia di trasporti e viabilità, in grado di monitorare i piani regionali e le iniziative sul tema, che sia formato in tal senso e che si faccia portavoce di una linea politica nei tavoli tecnici e politici regionali e ministeriali.
Certamente, prima, come emerso ieri, bisognerebbe che la maggioranza faccia chiarezza su quale sia l’assessore competente perché ancora non è chiaro se si tratti dell’Assessore Cappelletti o dell’Assessore Campagnani. Nel dubbio, non c’erano nell’uno, nell’altra. Figuriamoci una linea politica…
Così, il comitato viaggiatori ha consegnato al tecnico regionale Cioffini delle richieste per le tratte e i collegamenti ferroviari che già erano state presentate a Febbraio scorso! Pertanto, gli orari ferroviari 2017 sono stati già decisi, naturalmente, e non abbiamo avuto nessuna voce in capitolo. Quali figure, tecniche e politiche, all’interno dell’amministrazione sono designate e preposte in tal senso?
Questo vuoto politico è sotto gli occhi di tutti. E c’è, tuttavia, chi ancora gioca con le mozioni di sfiducia.