Spoleto, il nuovo progetto per la piscina fa discutere.

piscinaSpoleto, il progetto per la piscina fa discutere.

Riceviamo e pubblichiamo un articolato intervento di Filippo Lilli ( bagnino storico della piscina comunale) abbastanza scettico sull’utilità dell’ampliamento di una nuova vasca coperta. Ecco il suo pensiero
 
Purtroppo grazie alle festività solo ieri sera ho letto l’articolo sulla ristrutturazione della piscina comunale.
Un piccolo cappello.
Lo sport e l’attività motoria in genere, (quella in acqua a cui viene assegnato un alto valore salutare) è un servizio sociale essenziale. Avere una popolazione in buona salute è un ottimo risultato per una amministrazione. È anche un grosso risparmio per il servizio sanitario nazionale.
Dall’entusiasmo con cui se ne scrive mi sembra di capire che si vogliono tirare fuori dei soldi da questa struttura. Già il famoso turismo sportivo.
Detto questo vorrei dire la mia sul nuovo progetto per la piscina comunale Franco Pallucchi.
 
Gli impianti natatori o più semplicemente le piscine, sono strutture chiamate a svolgere compiti sempre più complessi  Preparazione per l’attività agonistica                                                                                                                        
   Corsi di avviamento e di perfezionamento al nuoto.
Hanno ruoli e compiti nuovi, la “nostra” come “aula aggiunta” per corsi scolastici regolari.                   
    All’utilizzazione degli impianti per attività di carattere sociale e sanitario come quelle create per i portatori di handicap.
Più semplicemente, luogo di incontro e aggregazione sociale.
Comunque voglio porre all’attenzione alcune valutazioni.
I calendari degli eventi e delle manifestazioni importanti sono decisi dalla federazione, dislocate in tutto l’arco dell’anno ed hanno come punti fermi gli appuntamenti nazionali e internazionali, campionati italiani – europei- mondiali e olimpiadi.
Le grandi città con forti tradizioni si sono già accaparrate le più importanti. Quali mai potrebbero svolgersi a Spoleto.?
Non per sminuire la mia adorata città.
Dove prendere i ritagli di tempo tra le tante manifestazioni nazionali regionali ecc.?                 
  Quest’anno è stata scarsa la partecipazione all’ormai affermato meeting.
Non perché non è apprezzato, ma perché in concomitanza ce ne sono altri.
Esempio della pista di atletica. Al momento della sua realizzazione era l’unica nel centro Italia  ( Roma esclusa ) a otto corsie e in sportflex. L’unico meeting internazionale che si svolgeva nel centro Italia era ed è a Rieti che all’ epoca e fino a poco tempo fa di corsie ne aveva sei.
Torniamo a noi e passiamo allo strutturale.
Piscina coperta per il nuoto sincronizzato per gli esercizi obbligatori, la profondità di dette aree (minimo 10 x 3) devono essere non inferiori a mt. 3,00, o mt. 2,50.  Eventuali deroghe sono ad esclusiva discrezione della F.I.N. per manifestazioni di carattere nazionale o giovanile.
Piscina coperta per la pallanuoto serve ugualmente una altezza minima di un paio di metri,  (1.80) e inoltre servono 33 metri x 20 metri.
Ora tornando alla vasca:
una vasca 25 x 12.5 per un altezza media di 1.50 comporta una cubatura di 470 mc. circa. Più la vasca piccola.
una vasca da 33 x 20 per una altezza media di 2.00 comporterebbe una cubatura di 1.300 mc. circa.
Quindi con un incremento di spesa di tre volte. Lo stesso dicasi per la chimica di disinfezione.
Per il ricircolo di 470 mc. attuale basta una linea di depurazione.
Per il ricircolo di 1.300 mc servono due linee contemporaneamente.
La nuova vasca deve avere un bordo vasca regolamentare,  l’altezza del soffitto dal pelo dell’acqua, dovrà rispettare le nuove normative.  
Quindi con un consistente incremento di spesa per il riscaldamento dell’aria e dell’acqua.
In tutto questo mega progetto manca comunque la cosa fondamentale!
Il capitale umano.
Quindi prima di parlare di eventi.???
 
Da Roma 2009
“Qui sorgerà la città dello sport”, annuncia il cartello all’ingresso del cantiere di Tor Vergata. Invece: qui riposerà in pace, amen. Vasche vuote, scheletri di tribune,Che cosa resterà di tutto questo titanico sforzo: un monumento diffuso all’arte natatoria o un buco nell’acqua?                      
Quando il “Nuotatore” finalmente arrivò “cercò di aprire le porte, ma erano chiuse a chiave e sulle mani gli rimase la ruggine delle maniglie… Batté con i pugni, tentò di abbatterle e poi si accorse che la casa era disabitata”.
Meditate gente.
 lilli filippo

 

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