Omofobia, non lo vogliono a scuola perchè gay. Il maestro se ne va

legge-omofobia-h1Omofobia, il circolo gay denuncia la storia del maestro di danza.

Se una parte della società alle prese con l’ipocrisia del politically correct si mostra progressista e possibilista nell’accettazione delle diversità, ce n’è un’ altra, più pragmatica e nazional- popolare che non sembra poi aver fatto passi così da gigante.

Sdoganare il tabù dell’omosessualità non sembra così facile e persino i più famosi outing dei vip faticano in  effetti ad essere metabolizzati ed accettati pur avendo dalla loro la possibilità di un carisma sconosciuto alla gente comune.

Se poi l’omosessuale è un maestro di danza che dovrebbe svolgere un progetto nella scuola dei propri figli ecco che salta il banco e con una letterina al preside si sbatte fuori dall’istituto il maestro fregandosene della validità o meno della proposta.

Salviamo le apparenze innanzi tutto, in una società che continua sempre più a confondere il confine tra apparire ed essere. E’ meglio un mediocre insegnante etero che un bravo insegnante gay. E così l’Umbria della marcia della pace e dei diritti civili ripiomba nel  buio medioevo manicheo dei buoni e cattivi e del  o bianco o nero .

Ecco come l’agenzia ansa dà notizia della vicenda. 

 I genitori degli allievi lo definiscono “non adatto all’ insegnamento” e il maestro di danza rinuncia all’incarico, in una scuola di Passignano sul Trasimeno, attribuendo alla propria omosessualità il vero motivo delle critiche: denuncia l’accaduto il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Il maestro di danza, umbro, ha 12 anni di esperienza e cinque di lavoro alle spalle. Il preside ha ritenuto di non attivare il progetto di cui l’insegnante era titolare.