A Spoleto circa 130 sfollati e più di mille sopralluoghi ancora da eseguire

prociv-spoleto002-1024x685A Spoleto circa 130 sfollati e più di mille sopralluoghi ancora da eseguire

Il terremoto del 24 agosto ha provocato danni anche in città. Al di là delle transenne ancora visibili in più zone del centro storico e il Ponte delle Torri chiuso, a Spoleto il sisma ha lasciato fuori casa circa 130 persone. 

Tutte risultano aver richiesto il contributo per l’autonoma sistemazione, vale a dire mediamente 600 euro al mese che lo Stato eroga alle famiglie per permettergli di affittare un’abitazione fino a conclusione dei lavori e quindi al rientro in casa. 

Di queste 130 persone complessive, più di 90 hanno già trovato alloggio mentre i restanti risultano ancora ospitati negli alberghi della città in attesa di riuscire anche loro a trovare una casa da locare. A essere ospitato ancora nelle strutture ricettive sarebbero soprattutto famiglie straniere o senza garanzie da offrire al proprietario per riuscire ad affittare. 

Oltre a questo problema, c’è anche quello dei sopralluoghi per le verifiche di agibilità. Ben 2 mila quelle presentate dagli spoletini o dai proprietari di immobili fino al 18 ottobre, che è stato l’ultimo giorno utile per presentare le richieste. Di queste ne sarebbero state eseguite circa 800 perché a Spoleto iniziano a scarseggiare pesantemente le squadre dei tecnici rilevatori incaricati e abilitati a eseguire i controlli sugli edifici. 

Nonostante questi numeri Spoleto non è stata inserita nel cosiddetto cratere del sisma o area interna del decreto del governo sul terremoto. Per l’Umbria sono 14 i comuni che beneficeranno di maggiori agevolazioni e comprendono l’intera Valnerina. Non soltanto quindi Norcia, Cascia, Preci e Monteleone, ma anche per esempio Montefranco, Arrone e Polino. Il sindaco Cardarelli avrebbe discusso dell’esclusione di Spoleto col ministro Angelino Alfano a cui nei giorni scorsi ha consegnato il report coi danni del terremoto.