Ipotesi Covid Hospital su ospedale Spoleto: il sindaco risponde alla Tesei

covid hospital

Una lettera inviata alla stampa tramite la quale il sindaco risponde alla presidente della regione Donatella Tesei sull’ipotesi di trasformare l’ospedale di Spoleto in Covid Hospital

Spoleto non si è mai tirata indietro e ha fin dall’inizio dato il suo contributo in questa situazione di emergenza sanitaria. Abbiamo sempre collaborato con la Regione e non è certo nostra intenzione cambiare atteggiamento oggi, questo sia chiaro. Garantire alcune stanze da destinare alla terapia intensiva è un conto, ma è impensabile sacrificare l’intero ospedale di Spoleto per trasformarlo in una struttura completamente dedicata ai malati Covid”.

A parlare è il Sindaco Umberto de Augustinis che, a seguito delle dichiarazioni rilasciate dalla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei nel corso della conferenza stampa di ieri, ha ritenuto opportuno fornire ulteriori chiarimenti.

Quello che la città chiede è di continuare a veder garantiti gli stessi servizi sanitari anche durante la pandemia ed è fin troppo chiaro che questo non sarebbe possibile se i servizi del San Matteo degli Infermi venissero azzerati, ad eccezione di qualche marginale  attività, per fare spazio a reparti esclusivamente dedicati alla cura dei malati Covid.

Si chiede quindi di non penalizzare il territorio spoletino, soprattutto in un periodo di emergenza come quello che stiamo attraversando. Non sono un mistero le liste di attesa e non è un mistero il ricorso sempre maggiore alla sanità privata da parte dei cittadini che non riescono a trovare risposte nel pubblico, specialmente negli ultimi mesi: l’azzeramento dei servizi sanitari pubblici in una città di quasi 40.000 abitanti, che è riferimento anche per tutta la Valnerina e per comuni limitrofi come Campello sul Clitunno e Castel Ritaldi, renderebbe impossibile una situazione già complicata. Questo non lo possiamo consentire.

Sono consapevole che ad oggi le condizioni non hanno permesso di lavorare compiutamente alla riorganizzazione della sanità regionale e apprezzo le parole della Presidente Tesei quando dice che tutto questo sarà al centro del suo operato superata l’emergenza, ma a Spoleto non può essere imposto, tra l’altro, di far nascere i suoi figli addirittura in un’altra città”.