Spoleto, Laureti e il Pd: “Ecco perché non abbiamo votato il piano di Prociv”

camilla-laureti-candidatura

Riceviamo e pubblichiamo l’intervento di Camilla Laureti, Luigina Renzi e i consiglieri del Pd sul consiglio comunale di ieri

Cinque volumi, 300 pagine circa divise per argomento, con gli obiettivi, i rischi e le modalità da utilizzare in caso di emergenza descritti nel Piano di Protezione Civile approvato ieri in Consiglio comunale – purtroppo – solo dai consiglieri di maggioranza.

Peccato! Perché quando gli argomenti trattati in consiglio riguardano non una o un’altra parte politica ma i cittadini, come in questo caso, ci piacerebbe poter votare a favore. Purtroppo non è stato questo il caso e siamo stati costretti ad uscire dall’aula e non votare il Piano di Protezione Civile dopo aver chiesto un passaggio in più in Commissione, dove il Piano è stato discusso una sola volta, tra l’altro con la partecipazione del Movimento 5 Stelle e di nessuna altra forza politica cittadina. Siamo usciti dall’aula denunciando un non coinvolgimento non solo dei consiglieri comunali ma anche delle associazioni di volontari che dovranno mettere in pratica il Piano. Per l’ennesima volta siamo costretti a ricordare a questa amministrazione che la partecipazione non è un obbligo ma dovrebbe essere la base del senso istituzionale.

Il consiglio di ieri – che come sempre si è aperto con le diverse comunicazioni – ha raggiunto il limite della mancanza di senso istituzionale e di rispetto per le opposizioni nel momento in cui a nessuna di queste è arrivata una risposta da parte della Giunta. Eppure gli argomenti erano di interesse per la città: dalla ‘mancata’ Spoleto-Norcia in Mtb, ai tempi per la ricostruzione della scalinata di Piazza Pianciani fino alla richiesta di chiarimenti sui tempi del Bilancio comunale che deve essere approvato entro la fine di marzo.

Quando poi abbiamo discusso le mozioni all’ordine del giorno ci siamo resi conto sin da subito che questa amministrazione non ha tempo – e forse neanche la voglia – di leggerle al punto che quando si è discusso di quella sull’inserimento di Spoleto nell’area di crisi complessa, l’Assessore allo Sviluppo economico ha candidamente ammesso di non averla letta.

Un consiglio in chiusura lo vogliamo dare a questa amministrazione: a volte può succedere che le proposte che arrivano da quest’altro lato del Consiglio non siano tutte da buttar via. Leggerle o ascoltarle potrebbe non essere tempo sprecato!