Ieri pomeriggio il buco di bilancio del Comune di Spoleto è stato discusso in Corte dei Conti.
Come noto ci sono due procedimenti per un danno erariale in municipio di 7,3 milioni, cifra che viene richiesta a titolo di risarcimento a undici persone, tra cui due ex amministratori, l’ex sindaco Daniele Benedetti e l’ex assessore al bilancio Paolo Proietti.
Davanti alla Corte dei Conti anche dirigenti e funzionari pubblici, all’epoca tutti in organico all’ente: si tratta dell’ex direttore generale Cerquiglini, l’ex segretario generale Ricciarelli e l’ex dirigente Quondam Girolamo, poi i funzionari Santini e Brunelli e i colleghi Minni, Frezza, Duranti e Santoni.
Il procuratore Antonio Giuseppone ha chiesto per tutti la condanna e stabilito quote di risarcimento fino alla copertura del buco, parlando di “colpa grave, ove non di vero e proprio dolo” rispetto alla gestione dei residui attivi di Ici e Tarsu. I legali degli undici imputati hanno invece chiesto l’assoluzione.