Spoleto, lavoratori Maran in protesta davanti all’azienda

Chiedono garanzie sul futuro di un’azienda fondamentale per Spoleto e per l’Umbria e chiedono anche l’immediato pagamento di tutte le spettanze arretrate, per poter affrontare il Natale con un po’ di serenità in più

Stamattina oltre 100 lavoratrici e lavoratori della Maran Spa di Spoleto, importante azienda del settore riscossione crediti, hanno manifestato insieme a Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uilcom Uil, davanti ai cancelli della sede aziendale in zona Santo Chiodo. Una protesta molto partecipata che precede di qualche giorno l’importante incontro già fissato con l’azienda per il 15 dicembre. “Lì ci aspettiamo le risposte che anche oggi con questo presidio i lavoratori della Maran chiedono con forza – hanno affermato i rappresentanti dei tre sindacati – in caso contrario sono già proclamati due giorni di sciopero per il 18 e 19 dicembre e certamente, vista la risposta di oggi, la partecipazione sarà massiccia”.

Al presidio, insieme ai rappresentanti di Filcams, Fisascat e Uilcom (Cristina Taborro, Simona Gola e Paolo Pierantoni) hanno partecipato anche Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria, e Ulderico Sbarra, segretario generale della Cisl dell’Umbria, che hanno sottolineato come “una soluzione positiva della vertenza Maran sia fondamentale per invertire il piano inclinato su cui l’Umbria continua a scivolare”.

Presente, inoltre, anche l’amministrazione comunale, con la vicesindaca Elena Bececco, facente funzioni di sindaco, dopo la morte domenica scorsa di Fabrizio Cardarelli. E propio al primo cittadino scomparso, che aveva seguito sempre da vicino e in prima persona gli sviluppi della vertenza Maran, è andato il commosso saluto di lavoratrici, lavoratori e rappresentanti sindacali presenti al presidio.

 

One Response

  1. Siamo alla resa dei conti, emergono sempre più evidenti le carenze strategiche e gestionali di una proprietà distratta ed incapace di produrre un piano industriale in grado di rilanciare una azienda leader del settore.
    Quello che è più grave è che questo scempio è avvenuto nel totale silenzio delle istituzioni che hanno, in questo modo, assecondato un processo diversamente governabile.
    Oggi si è alzato il lenzuolo trasparente che copriva il tutto e si sprecano parole di solidarietà e di sostegno ai lavoratori ma in concreto nulla si è fatto e si farà per fermare tutto questo.
    La proprietà, ancora oggi assente, deve delle risposte sollecitate da tempo ma tace ancora una volta perché stiamo assistendo ad un passaggio di consegne? Se così fosse dov’è il sindacato? Perché non essere chiari e trasparenti con i lavoratori? I bilanci li hanno in mano da tempo e la situazione è molto chiara, servono soldi ed idee. A questo punto concludo con una domanda volutamente provocatoria, chi controlla veramente oggi Maran S.p.a. ed R&S s.r.l. ? Forse, più o meno direttamente, i soliti noti?

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