Ex Pozzi di Spoleto: ecco le ultime notizie emerse in consiglio regionale

C’è una manifestazione di interesse per il polo metallurgico di Spoleto

Nel corso della seduta dell’Assemblea legislativa dell’Umbria è stata discussa oggi l’interrogazione a risposta
immediata del consigliere Marco Squarta (FdI) in merito a “quante e quali manifestazioni di interesse e trattative sono attualmente in corso per l’acquisizione delle due aziende o di una delle due aziende e cosa ne sarebbe dei dipendenti di Ims e Isotta Fraschini se si arrivasse alla scadenza della cassa integrazione straordinaria senza aver perfezionato alcuna acquisizione”.

Nel documento Squarta spiega che “nel corso di un incontro con una delegazione dei dipendenti di Ims e Isotta Fraschini, ricevuta a Palazzo Cesaroni dalla presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria e dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Fabio Paparelli, i lavoratori hanno chiesto notizie e chiarimenti rispetto al proprio futuro, anche in vista del termine della cassa integrazione. In quella occasione, nel luglio scorso, l’assessore Paparelli ha fatto il quadro della situazione, rassicurando i lavoratori rispetto al fatto che nel mese di settembre avrebbe invitato una rappresentanza dei lavoratori per fare nuovamente il punto della situazione e fornire un aggiornamento rispetto alle manifestazioni di interesse e di trattative in corso, alla presenza dello stesso curatore
fallimentare. Ad oggi – rileva Squarta – l’unica certezza è che la cassa integrazione per gli operai del settore ghisa è in scadenza a marzo 2018 e per gli operai del settore alluminio è stata rinnovata fino ad aprile 2018: se non interverranno novità sostanziali, gli stabilimenti alla scadenza definitiva della Cigs andranno inevitabilmente incontro alla chiusura. Nessuna convocazione dei lavoratori è ancora intervenuta da parte dell’assessorato e nessun chiarimento è stato fornito rispetto alle manifestazioni di interesse e alle trattative che sarebbero in corso con
possibili acquirenti, pure recentemente riportate dalla stampa”.

L’assessore Fabio PAPARELLI ha risposto spiegando che “si tratta di vicenda complessa seguita con attenzione. Le aziende del Gruppo, in Umbria, sono ferme da tempo soprattutto a causa di difficoltà finanziarie. La cassa
integrazione straordinaria, attivata da luglio 2014, prima dell’avvio della procedura di amministrazione straordinaria erano intercorsi contatti con un’azienda di proprietà cinese per l’attivazione di un affitto di azienda che avrebbe portato alla concentrazione della produzione su Spoleto con riferimento alla Isotta Fraschini. Per IMS la situazione è più complessa essendo necessaria oltre alla onerosa riattivazione degli impianti fusori anche una difficile verifica sui clienti e sulla tedesca Layer in particolare. In passato erano stati verificati gli interessamenti di alcuni gruppi esteri. La situazione non è di semplice gestione in quanto va considerata la particolarità dei settori di riferimento, delle lunghe sospensioni delle attività che possono portare a difficoltà di recupero dell’attività di impresa. I commissari di Isotta e IMS hanno ottenuto dal Mise il via libera per procedere alla cessione dei complessi aziendali.

In entrambi i casi la procedura di amministrazione straordinaria ha previsto che dalla cessione dell’azienda rimangano esclusi gli immobili per evitare, nelle fasi iniziali, un peso eccessivo rispetto ai potenziali acquirenti. La Giunta regionale ha seguito costantemente l’avanzamento della procedura con i commissari giudiziari, con i rappresentanti dei lavoratori e con il Comune di Spoleto con il quale abbiamo tenuto una seduta pubblica sulla vicenda. È tra l’altro in programma un consiglio comunale aperto per il mese di gennaio a cui prenderò parte. Sono stati più volte organizzati anche incontri tecnici per verificare possibili interessamenti con imprese e professionisti che hanno portato ad una manifestazione di interesse preliminare che ha consentito la proroga dei termini della procedura e di conseguenza degli ammortizzatori sociali. L’obiettivo posto era allineare le scadenze degli  ammortizzatori sociali a marzo 2018 per consentirci ulteriori possibilità. Al 31 ottobre non risultavano formalizzate offerte vincolanti per l’acquisto dei complessi aziendali di Ims e Isotta Fraschini, relativamente all’impianto
di Spoleto. Per quanto riguarda l’impianto di Dongo (Como) la proceduta ha ricevuto una manifestazione di interesse di un gruppo cinese. Le strutture tecniche della Regione hanno costantemente monitorato la situazione e
recentemente è stato riaperto un avviso pubblico finalizzato alla presentazione di manifestazioni di interesse per il complesso aziendale di Spoleto. Sulla riapertura, non ancora scaduta, la procedura ha ricevuto nel corso di novembre una manifestazione di interesse. Ai fini dell’avanzamento della procedura e l’eventuale avvio di trattative dovrà essere formulata l’offerta vincolante che sarà valutata sulla base dei contenuti economici e dei livelli occupazionali, oltre chiaramente all’affidabilità. La procedura sta avviando anche le attività che dovrebbero portare alla proroga degli ammortizzatori sociali al 31 marzo 2018. Su Spoleto possiamo intervenire con un’ulteriore leva finanziaria. L’area oltre ad essere parte dell’accordo di programma ‘Merloni’ va evidenziato che Spoleto è stato anche ricompreso
nell’area di crisi non complessa dei comuni maggiormente danneggiati dal sisma per cui sono stati stanziati 7milioni di euro che potranno essere utilizzati sia per rilanciare il tema del turismo che della manifattura. Quanto alle tutele per i lavoratori successivamente al 31 marzo, nell’ipotesi di assenza di offerte vincolanti, la procedura si chiuderebbe aprendo la fase di procedura fallimentare. In questo caso si avvierebbero, per i lavoratori, le procedure di licenziamento con le tutele derivanti per gli stessi dell’accesso alla Naspi per un massimo di 24 mesi, oltre agli strumenti di politica attiva quale l’assegno di ricollocazione”.

Nella replica, Squarta ha rimarcato l’importanza, “al di là di ogni propaganda politica, di tutelare le aspettative legittime dei lavoratori. Noi continueremo a vigilare costantemente questa problematica”

4 Responses

  1. Ancora….. Io sono un ex dipendente IMS e non posso credere che ancora cerchino cassa integrazione perché non provate a guardare fuori regione per trovare lavoro si trova basta avere la volontà oramai si sa dove si nasce ma non dove si muore ma se pensate che il lavoro vi venga a cercare o meglio sperate che non vi trovi è un altro discorso…. Prendete le valigie e andate a lavorare fuori Spoleto e basta con le lamentele

  2. Un’altra manifestazione d’interesse… non saranno forse troppe tutte queste ” MANIFESTAZIONI D’INTERESSE ” per l’acquisto di uno stabilimento oramai spogliato e derubato di tutto ???

    Mahhhhhhh….

  3. Ma qui loro nn si spostano,nn è che si impegnano a lavorare a Dongo…no no loro imperterriti rimangono tranquilli…dopo tutti questi mesi e mesi hanno scritto precedentemente negli altri commenti che nn hanno trovato nulla… certo il lavoro a casa nn lo portano e uno deve fare il sacrificio di trovarlo fuori dal comune di Spoleto,,,ma se ora gli aspetta 2 anni di disoccupazione!!!se nn hanno cercato prima figuriamoci mo…il bello che continuano a lamentarsi e se ne stanno in giro e al bar!!!!

  4. Vi ricordo che noi a Dongo stiamo lavorando in pieno regime…

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