Spoleto, studenti programmano robot IBM: è la prima volta in Italia

È partito ieri mattina da Spoleto il progetto di innovazione tecnologica “Competenze digitali per il futuro” frutto di una stretta collaborazione tra Fondazione IBM Italia, Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria, Regione Umbria e Confindustria Umbria che coinvolge cinque istituti scolastici umbri e che rappresenta il primo esperimento di questo genere in Italia.
Si tratta di un progetto di robotica educativa di durata triennale che intende valorizzare la robotica come strumento per avvicinare gli studenti al mondo dell’Intelligenza Aumentata. In particolare la Fondazione IBM Italia metterà a disposizione delle scuole selezionate venti TJBot. Gli studenti potranno accedere attraverso TJBot ai servizi di Watson, il sistema cognitivo IBM, in grado di interagire in linguaggio naturale, finalizzando la comunicazione uomo-macchina allo sviluppo di competenze. Finalità del progetto è quello di diffondere la robotica come opportunità per arricchire i contesti formativi e contribuire al raggiungimento di obiettivi di apprendimento sia direttamente legati ad essa, intesa come scienza multidisciplinare, sia relativi ad altre aree disciplinari specifiche.

Oggi a Spoleto è partito il primo corso di formazione per gli insegnati coinvolti nel progetto che, con il supporto di IBM, hanno cominciato a prendere confidenza con la costruzione di TJBot, con i relativi componenti hardware e la sua configurazione. In occasione dell’avvio del percorso di formazione, nel corso di una conferenza stampa, il progetto è stato illustrato nella sua interezza da: Sabrina Boarelli, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria: “Le competenze digitali – ha sottolineato – fanno ormai parte del nostro mondo, della nostra vita. Quello che abbiamo voluto sperimentare attraverso questo progetto, che ha un grande valore innovativo, è costruire qualcosa che arricchisse il percorso scolastico dei nostri studenti. Per questa fase sperimentale abbiamo coinvolto cinque istituti rappresentativi delle specificità dei diversi territori”.

Il progetto coinvolge: L’IIS “Franchetti-Salviani” di Città di Castello per la Grafica e Cartotecnica, l’Istituto d’Arte “B. Di Betto” di Perugia per il settore Tessile/Abbigliamento/Moda, l’Istituto Agrario “Ciuffelli” di Todi per- l’Agroalimentare, l’Istituto Classico e Artistico “Tacito – Metelli” di Terni per Sostenibilità ed economia circolare e l’IIS Tecnico Professionale “Campani” di Spoleto per la Promozione culturale e turistica. “ Il nostro obiettivo– ha spiegato Angelo Failla direttore della Fondazione Ibm – è fare in modo che le competenze digitali entrino nei curricula degli studenti e diventino una componente essenziale della formazione scolastica con ricadute positive sul territorio e sull’economia regionale. Il nostro compito è affiancare le scuole umbre in questo percorso di acquisizione e sviluppo delle competenze digitali”.

IBM assicurerà la formazione ai docenti che verranno coinvolti con tre workshop iniziali (ottobre, novembre e dicembre) e saranno previsti anche alcuni momenti di verifica per analizzare l’andamento del progetto e individuare eventuali azioni correttive. “Crediamo molto in questo progetto di cui siamo i primi sperimentatori – ha rilevato Ernesto Cesaretti, presidente di Confindustria Umbria – ed essere primi rappresenta un elemento di competitività che ci consente di essere pronti ad affrontare le sfide dei mercati. Innovazione e digitalizzazione sono parte integrante del nostro futuro. Siamo consapevoli che il cambiamento in questo senso deve necessariamente coinvolgere, oltre al tessuto produttivo, la comunità educativa di cui la scuola è fulcro”.

La presidente Marini ha sottolineato come la genesi del progetto sia il frutto della capacità di collaborare, di confrontarsi e di entrare nel merito dei soggetti coinvolti che sanno bene quanto può essere importante il contributo della formazione allo sviluppo del territorio. “IBM ci ha offerto l’opportunità – ha concluso Catiuscia Marini – di sperimentare nella nostra piccola regione un progetto innovativo che offra ai nostri giovani strumenti e tecnologie innovative che avranno positive ricadute su tutto il territorio”.