Spoleto, operai ex Pozzi scrivono alla mensa della Caritas

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Spoleto, operai ex Pozzi scrivono alla mensa della Caritas

I lavoratori di Ims e Isotta Fraschini spiegano di essere stati “abbandonati dalla istituzioni” e comunicano ai volontari che a giorni si presenteranno in via Cecili per mangiare con le proprie famiglie, circa 800 persone

In una mail inviata alla Caritas di Spoleto in copia conoscenza al nostro blog e a due testate giornalistiche alcuni lavoratori della ex Pozzi hanno comunicato ai volontari della mensa che a breve porteranno le loro famiglie a mangiare lì.

“Nei prossimi giorni circa 800 persone disperate e ridotte alla fame – scrivono i lavoratori –  verranno insieme ai propri famigliari, a mangiare, sia a pranzo che a cena, nei locali di via Cecili 3”. 

Gli operai che non percepiscono lo stipendio o la cassa integrazione da 4 mesi saranno accompagnati da mogli e figli. 

Già da tempo molti lavoratori della ex Pozzi chiedono aiuto molto discretamente alla Caritas che il più delle volte prepara pacchi o pasti da asporto. Molti di questi nostri concittadini in grossa difficoltà prendono con vergogna e circospezione l’aiuto dei volontari, ma ora che la situazione è sempre più disperata tutti insieme hanno deciso di presentarsi in via Cecili per chiedere aiuto. 

Nella stessa mail i lavoratori spiegano di essere stati “abbandonati dalle istituzioni”. Ieri sera era circolata la voce che per protestare contro questo blocco totale gli operai avrebbero bloccato la strada Flaminia, per ora però non sembra così. 

 

4 Responses

  1. Cara anonima viviamo in un mondo che chi fa morire di fame 250 famiglie guadagna 10000/15000 € al mese. Viviamo in un mondo in cui le istituzioni sono completamente assenti. Pensano al verde pubblico, alle sagre etc etc. In un mondo in cui i sindacati vanno a braccetto con i padroni. I dipendenti ex pozzi si trovano sul lastrico, come quelli della panetto e Petrelli e nessuno li tutela. Speriamo di no, ma se qualcuno poi fa qualche sciocchezza vediamo chi si prenderà la responsabilità. ABBIAMO FAME NOI E I NOSTRI FIGLI! E NON MANDATE PIÙ BOLLETTE DA PAGARE! NON ABBIAMO PIÙ UN CENTESIMO!

  2. Cara anonima viviamo in un mondo che chi fa morire di fame 250 famiglie guadagna 10000/15000 € al mese. Viviamo in un mondo in cui le istituzioni sono completamente assenti. Pensano al verde pubblico, alle sagre etc etc. In un mondo in cui i sindacati vanno a braccetto con i padroni. I dipendenti ex pozzi si trovano sul lastrico, come quelli della panetto e Petrelli e nessuno li tutela. Speriamo di no, ma se qualcuno poi fa qualche sciocchezza vediamo chi si prenderà la responsabilità. ABBIAMO FAME NOI E I NOSTRI FIGLI! E NON MANDATE PIÙ BOLLETTE DA PAGARE! NON ABBIAMO PIÙ UN CENTESIMO!

  3. Ma in che cavolo di paese viviamo?
    Possibile che nessuno pensi a questa gente, a queste famiglie?!!
    Qui ci vuole una rivoluzione, altro che blocco della strada Flaminia!!!

  4. Ma in che cavolo di paese viviamo?
    Possibile che nessuno pensi a questa gente, a queste famiglie?!!
    Qui ci vuole una rivoluzione, altro che blocco della strada Flaminia!!!

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