Clamoroso: Piano regolatore di Spoleto è irregolare

 Mancano le norme antisismiche nel Piano Regolatore Generale del Comune di Spoleto, stando alla sentenza emessa il 14 dicembre passato dal Tar dell’Umbria. Ma per poter capire meglio la vicenda è bene fare un passo indietro.
Tutto comincia, infatti, dai ricorsi che 4 cittadini hanno fatto partire dopo che, in base al Prg, i loro terreni erano passati da edificabili a “zona agricola di particolare interesse agricolo” e quindi, di fatto, erano stati declassati. Questo perché la provincia di Perugia chiese al Comune di Spoleto di rivedere il proprio Prg, diminuendo del 10% il numero dei metri cubi edificabili. I quattro, così, tramite l’avvocato La Spina, chiedevano che tutte le delibere che dal 2003 al 2008 hanno fatto sì che il Prg fosse approvato, venissero annullate.
Così, nell’esaminare i ricorsi, il Tar ha predisposto una verifica tecnica ed è grazie a questa che ha scoperto una grave mancanza da parte del Comune: quest’ultimo infatti ha solo prodotto un proprio studio sullo sviluppo del territorio relativamente ad un probabile rischio sismico, ma è totalmente mancante il parere di compatibilità sismica del territorio, ovvero di un terzo rispetto all’Amministrazione titolare del potere di pianificazione urbanistica, cosa che non è conforme alla legge per i territori delle zone sismiche.
Dunque, i quattro ricorrenti hanno vinto il ricorso, nonostante il motivo non sia quello per cui si erano rivolti al Tribunale. Se, infatti, riguardo a quest’ultimo il Comune di Spoleto ha fatto una scelta corretta nel togliere quei terreni dall’edificabilità, affatto giusta, invece, è stata la posizione presa sul versante di valutazione sismica, cosa che ha portato all’annullamento dell’intero Prg.