Festival : Benedetti evita il Porcellum , fuori Ferrara dal Cda, forse dentro Dario Pompili

La seduta di ieridell’assemblea dei soci  ha quindi avuto i risultati sperati da quanti avevano visto nella bozza delle modifiche allo statuto della Fondazione Festival, il tentativo di continuare in quel conflitto di interessi che da anni agita l’organo esecutivo del Festival menottiano.

Il Sindaco Benedetti , con un emendamento, ha evitato il Porcellum, ridando credibilità ad un organo che non può essere uno strumento  nelle mani di un solo condottiero. Ferrara, secondo le prime modifiche , avrebbe dovuto sedere nel Cda e rappresentare il presidente della fondazione in caso di suo impedimento, cosa  che aveva fatto sobbalzare sopratutto l’opposizione comunale , che non nasconde da sempre  una certa avversione verso il sostituto di Giancarlo Menotti.

Questo avrebbe portato di nuovo in auge il conflitto d’interessi tra controllante e controllato esattamente come adesso. Intuendo un contraccolpo d’immagine Benedetti ha rimesso le cose a posto: Ferrara , sempre direttore artistico, non farà parte del Cda, anche se sarà sempre invitato alle riunioni, e non sostituirà il Presidente ( il sindaco) in caso di impedimento, cosa che spetterà al vice presidente.

Il cda, passa da 7 a 5 membri secondo le nuove norme di austerity emanate dal governo Monti, con un forte controllo da parte del Ministero dei Beni Culturali (Mibac) , escono le due banche cittadine , rientra la Provincia , rimasta fuori in un primo tempo e resta ancora da votare un rappresentante . I rumors parlano di Dario Pompili, che per la sua attività filantropica come Presidente della Fondazione Carispo potrebbe essere l’uomo giusto che metterebbe tutti d’accordo.

Insomma una riunione piuttosto lunga , che ridimensiona  il ruolo e la figura di Giorgio Ferrara, che aveva forse un preso alla lettera un pò troppo il suo incarico di post Menotti, cercando di riproporre quel padre -padrone del Festival che Giancarlo ricopriva legittimamente e con pieno merito.