Nuovo Aggiornamento sulla rapina a San Nicolò: altri indizi

Sono 200mila gli euro che, i ladri che ieri pomeriggio sono entrati nella gioielleria Aurum presso il centro commerciali di San Nicolò, avrebbero portato via, naturalmente in gioielli e pietre preziose. E mentre gli inquirenti stanno osservando nei minimi particolari le registrazioni delle telecamere di sorveglianza dell’oreficeria, le prime testimonianza parlano di due uomini tra i 30 e i 40 anni di origine italiana e di corporatura robusta, anche se ancora è presto per affermarlo con certezza.
Stando alla ricostruzione, i due malviventi avrebbero suonato il campanello della gioielleria alle 18.00 circa, mostrando dunque alla titolare del negozio il volto, almeno per il tempo necessario di farsi aprire la porta. Appena entrati, pistola alla mano e passamontagna sul volto, l’hanno minacciato di aprire il caveau, cosa che la povera donna ha immediatamente fatto per poi essere legata ai polsi con delle fascette di plastica.
Poi, una volta fatto razzia di gioielli, i due sono fuggiti e proprio all’uscita del negozio si sono imbattuti nel figlio e nel marito della donna, ma hanno proseguito la loro fuga verso, si pensa, un auto con alla guida qualcun altro che li stava aspettando.