Video choc: bambino di 10 anni trascinato con la forza dalla polizia. Indignazione nazionale

Riportiamo una notizia di rilevanza nazionale e lo facciamo perché il video che vi stiamo proponendo mostra immagini che fanno rabbrividire e che ci fanno chiedere, a volt,  se viviamo in un paese “civilizzato”.

Ieri sera ,durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”, su Rai Tre, è stato trasmesso questo video choc, in cui si vede un bambino, di dieci anni, prelevato dalla polizia mentre si trovava a scuola, in un paese in provincia di Padova, e poi trascinato in auto con la forza tra le urla disperate del piccolo e della zia, autrice del video. Il bimbo, come spesso accade, è un’innocente vittima di una guerra tra i suoi genitori separati. Il giudice avrebbe ordinato che il piccolo avrebbe dovuto essere trasferito in una struttura protetta per poi essere affidato al padre. Nel provvedimento si precisa anche che il papà avrebbe potuto avvalersi, se strettamente necessario, “dell’ausilio dei Servizi Sociali e della Forza Pubblica, da esplicarsi nelle forme più discrete e adeguate al caso”. Quando la polizia riesce a caricare il bambino nell’auto, la zia chiede le ragioni dell’accaduto. Un ispettore donna le risponde che non è tenuta a dare spiegazioni. E aggiunge: “Io sono un poliziotto. Lei non è nessuno”.

Che ne pensate? E’ normale che nel 2012 in Italia accadano fatti del genere?

Ecco il video:

Fonte: IlFattoQuotidiano.it
 

4 Responses

  1. Ormai l’abuso di potere e’ all’ordine del giorno in Italia. Siamo un popolo represso. Se non combattiamo adesso andra’ sempre peggio.
    Si avvalgono di un distintivo, una divisa, un titolo per sentirsi onnipotenti. Ma l’umanita’ dov’e’ andata a finire?

  2. Ormai l’abuso di potere e’ all’ordine del giorno in Italia. Siamo un popolo represso. Se non combattiamo adesso andra’ sempre peggio.
    Si avvalgono di un distintivo, una divisa, un titolo per sentirsi onnipotenti. Ma l’umanita’ dov’e’ andata a finire?

  3. Se anche questa volta nessuno finisce in carcere, allora rinuncio alla cittadinanza italiana!!! Mi vergogno!!! Il primo da mettere in cella ( e dimenticare le chiavi per almeno 10 anni)è il giudice che ha disposto l’affido a un essere, certamente non umano, come il padre del bimbo. A ruota dovrebbero seguire i poliziotti (…”poliziotti”, mi scusino i veri poliziotti), che non hanno avuto né umanità, né buon senso, né dignità, nell’eseguire l’erdine del tribunale, trasformandolo a tutti gli effetti in un arresto in piena regola!!! Se si uccide una persona “comune” si rischiano 10-20 anni di carcere, ma se è un poliziotto il doppio, perché considerata una persona di particolare valore, stima e fiducia; se una persona comune maltratta, abusa di un minore si rischia…SEMPRE TROPPO POCO, ma se a far questo è un poliziotto, non dovrebbe essere raddoppiata la condanna, visto che ha infranto quei gradi in più di valore, stima e fiducia che la gente gli ha dato??? Ma vuoi vedere che, siccome siamo in Italia, anche stavolta tutti i criminali di questa tragica e inconcepibile vicenda se la caveranno con un buffetto sulla guancia e un “No, tesori, così non si fa? Dite che non lo rifarete più. Fate “giurin-giuretta” e per una settimana niente panino con la Nutella!” La severità e la certezza della pena in questo Paese sono vere barzellette, delle più penose e mal raccontate. Quelle che ti lasciano non con il riso sulle labbra, ma con lacrime salatissime agli occhi. Buona fortuna ai buoni familiari del bimbo, ma più di ogni altra cosa…prego perché quel povero bambino, PRIMA O POI, riesca a ritrovare la forza di sorridere.

  4. Se anche questa volta nessuno finisce in carcere, allora rinuncio alla cittadinanza italiana!!! Mi vergogno!!! Il primo da mettere in cella ( e dimenticare le chiavi per almeno 10 anni)è il giudice che ha disposto l’affido a un essere, certamente non umano, come il padre del bimbo. A ruota dovrebbero seguire i poliziotti (…”poliziotti”, mi scusino i veri poliziotti), che non hanno avuto né umanità, né buon senso, né dignità, nell’eseguire l’erdine del tribunale, trasformandolo a tutti gli effetti in un arresto in piena regola!!! Se si uccide una persona “comune” si rischiano 10-20 anni di carcere, ma se è un poliziotto il doppio, perché considerata una persona di particolare valore, stima e fiducia; se una persona comune maltratta, abusa di un minore si rischia…SEMPRE TROPPO POCO, ma se a far questo è un poliziotto, non dovrebbe essere raddoppiata la condanna, visto che ha infranto quei gradi in più di valore, stima e fiducia che la gente gli ha dato??? Ma vuoi vedere che, siccome siamo in Italia, anche stavolta tutti i criminali di questa tragica e inconcepibile vicenda se la caveranno con un buffetto sulla guancia e un “No, tesori, così non si fa? Dite che non lo rifarete più. Fate “giurin-giuretta” e per una settimana niente panino con la Nutella!” La severità e la certezza della pena in questo Paese sono vere barzellette, delle più penose e mal raccontate. Quelle che ti lasciano non con il riso sulle labbra, ma con lacrime salatissime agli occhi. Buona fortuna ai buoni familiari del bimbo, ma più di ogni altra cosa…prego perché quel povero bambino, PRIMA O POI, riesca a ritrovare la forza di sorridere.

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