Il caso: l'elettrodotto di San Nicolò

La società Terna, braccio operativo dell’Enel, ha ricostruito l’elettrodotto alta tensione (150000 Volt) da Terni (Villavalle) al traliccio 65, nei pressi di Napoletto, alle porte di Spoleto. L’ultimo tratto dell’opera, da detto traliccio alla cabina primaria di San Nicolò, è progettato come un’ampia “circonvallazione” curvilinea che attraversa i versanti collinari a Sud e Ovest della città storica. Per gli 800-1000 metri finali, che percorrono un’area densamente popolata di San Nicolò a ridosso delle abitazioni, è già previsto l’interramento al fine di sottrarre i residenti agli effetti dei campi elettromagnetici generati dai potenti conduttori.

Il percorso collinare dell’elettrodotto, da Napoletto ai pressi di San Nicolò è, da tempo, oggetto di accesa discussione a causa dell’impatto che esso può arrecare alla salute umana, al paesaggio e all’ambiente, in un’area tra le più “sensibili” del territorio spoletino.

Allo scopo di affrontare e risolvere in via definitiva tale critica situazione, il Comune di Spoleto, nella persona dell’assessore all’ambiente Fiorella Campana, ha chiesto e ottenuto dalla Regione Umbria, nella persona dell’assessore all’ambiente Silvano Rometti, un incontro nel quale le parti in causa potessero discutere e raggiungere una soluzione il più possibile condivisa per la realizzazione della infrastruttura.

Rispondendo prontamente all’invito l’assessore regionale Rometti ha convocato la società Terna, il comune di Spoleto, i comitati cittadini formatisi a difesa della salute umana, del paesaggio e dell’ambiente, le associazioni ambientaliste rappresentative, presso la Regione Umbria nel pomeriggio del 23 Settembre scorso.

Alla riunione erano presenti l’assessore regionale Rometti, coadiuvato da Francesco Cicchella, responsabile del servizio, e Alfredo Manzi, responsabile del procedimento, di VAS (valutazione ambientale strategica) alla quale deve essere assoggettato il progetto in discussione,  l’assessore comunale Campana, Luca Ministrini, Sandro Argentati, e altri residenti, per il Comitato di San Nicolò, Paolo Feliziani e Pietro Rindinella del Comitato per i Colli Spoletini, Bernardino Ragni per le associazioni Italia Nostra, Legambiente e Wwf di Spoleto. È risultato purtroppo assente un fondamentale interlocutore, la società Terna.

La discussione è stata chiarificatrice e concreta: tutti i convenuti hanno posto come primaria l’esigenza della salvaguardia della salute umana nei confronti della prossimità con i conduttori aerei; è stata anche riconosciuta l’importanza culturale ed economica della tutela paesaggistica e ambientale. Queste due esigenze non sono state viste in contrapposizione ma come sinergiche nel sollecitare la società TERNA per un interramento totale o prevalente dell’elettrodotto.

La Regione, il Comune, i Comitati e le Associazioni hanno concordato nel sostenere la necessità di una prassi operativa di immediata adozione: interrare subito la porzione di elettrodotto che, sfiorando le abitazioni di San Nicolò, viola da anni la legge sulla distanza minima dei conduttori dai luoghi abitati, poi, in condizioni di serenità e obiettività, scegliere con cura la migliore soluzione per il proseguimento dell’elettrodotto, da Napoletto a San Nicolò.

L’assessore regionale Rometti ha assicurato la massima disponibilità per sollecitare Enel e Terna verso una soluzione rapida e adeguata della ormai annosa vicenda spoletina.

Bernardino Ragni