Lacrime da coccodrillo

La pelle d’oca a pensare cosa possa nascondersi dietro alle parole: tagli, razionalizzazione e sacrificio. Per chi? Perché il sacrificio lo stanno compiendo solo i cittadini: strisce blu su tutta la città e zone off limits anche per i parcheggi dove fino a poche settimane fa erano validi gli abbonamenti, tariffe dei trasporti che aumentano, fabbriche che chiudono, luoghi della città fantasma come la stazione o il pala tenda.
Spoleto sta decentralizzando tutti i suoi servizi, a fronte di un costo della vita che è sempre più caro e che offre alla popolazione e ai giovani un futuro difficile e povero.
I lavoratori delle aziende spoletine sono completamente abbandonati a se stessi, con un’amministrazione che langue su ogni scelta decisionale: Spoletina, Panetto e Petrelli sono aziende dimenticate.
La macchina comunale agisce in fretta solo per gli interessi di qualcuno, per quelli collettivi c’è tempo: il 13 settembre segnerà 365 giorni dalle due mozioni presentate in Consiglio Comunale da S5S e mai discusse: una riguardante un progetto sistematico di decoro urbano e l’altra relativa all’adesione del Comune di Spoleto alla campagna nazionale Stop al Consumo di Territorio, che proponeva di rivedere il piano regolatore attuale a fronte di uno studio demografico e di uno studio censorio compiuto da Spoleto a 5 Stelle su tutto il territorio.

365 giorni e quella mozione ancora non è stata discussa in consiglio comunale, mentre i concorsi per nuove consulenze, vice dirigenti e aumenti di stipendio vengono approvati e attuati con gran velocità.

Per non parlare della questione ambientale. Su questo versante la reticenza del Sindaco è a dir poco assordante: nascono petizioni e comitati che non trovano interlocutori, i cittadini sono ridotti a trovare le armi e a difendersi da soli per difendere il diritto alla salute nei luoghi in cui vivono minacciati da stirene, fosforo, pollina, elettrodotti, cementerie.
Davanti a questo ci chiediamo: a poco tempo di distanza dall’apertura della mega scala mobile, quale ricchezza ha apportato la grande opera a questa città?
Vorremmo leggere un consuntivo da questa amministrazioni: entrate e uscite dell’opera grandiosa. Quanto ci costa?
Quanto ci costa se per mantenere il suo girare a vuoto dobbiamo rinunciare alle mense scolastiche, alle maestre d’asilo, ai servizi di manutenzione della città?!
Quali sono i veri costi da abbattere?
La razionalizzazione che vale per i cittadini non vale per il folto manipolo di dirigenti e vice dirigenti del comune, che ci costano la cifra di 262mila euro fra indennità di posizione e indennità di risultato. 25 in tutto, che prendono,oltre allo stipendio, un’indennità e premi di produzione, equivalenti a poco meno di 10.500 euro lordo pro capite! Un numero di dirigente superiore a quello di Foligno.
Quest’amministrazione sia almeno più umile a parole, visto che non intende esserlo nei fatti. Si riguadagni un po’ di apparente dignità risparmiandoci i comunicati del Sindaco che piange lacrime da coccodrillo. Vogliamo Politica e senso di responsabilità, o meglio ancora le dimissioni.

Spoleto 5 stelle